La cultura pedagogica attualmente predominante in Italia è ancorata a modelli culturali che invece di supportare il bambino nella sua esplorazione del mondo lo inibiscono attraverso un controllo eccessivo. Per crescere, bisogna poter spostare i propri limiti man mano che ci si sente pronti, un po’ come una pianta che cresce meglio in terra piena, dove la radici possono espandersi, piuttosto che in un vaso che ne riduce le potenzialità. Crescere è proprio avere la possibilità di “espandersi”, apprendendo dalla ricchezza inesauribile offerta dal gioco all’aria aperta.
Adottiamo nella nostra pedagogia alcuni elementi tipici dell’esperienza, specialmente nordeuropea, degli “asili nel bosco” (l’articolo di una nostra socia, per approfondire il tema).
Nati LIBERI è un progetto di educazione ambientale incentrata sull’ascolto attivo del bambino e sulla facilitazione della sua scoperta autonoma del mondo, anche attraverso la cooperazione e la solidarietà. Si tratta di pedagogia libertaria, in quanto si permette al bambino la massima libertà di essere.
Stare a contatto con la natura ha una influenza benefica su corpo, mente e anima di adulti e bambini, migliora le facoltà motorie e di apprendimento, stimola lo sviluppo di tutti i sensi e induce ad avere fiducia e coraggio rispetto alle proprie capacità e a conoscere i propri limiti.
Saranno innumerevoli le attività che avvieranno il bambino a un cammino di crescita continuo in armonia con gli altri e con la natura. Attività che sono esse stesse il simbolo dell’educazione del fare, dell’andare, del costruire insieme.
In questo splendido territorio dell’etruria meridionale i bambini trascorreranno la maggior parte del loro tempo all’aria aperta, in ogni periodo dell’anno (ben coperti – v. tutine termiche antipioggia – e se ne hanno voglia) Esploreranno e conosceranno gli abitanti dello stagno, il fiume, le erbe selvatiche… pianteranno ortaggi e fiori, conosceranno i cavalli e gli animali da fattoria, giocheranno liberi nei prati, nel campo e nella sabbiera, e nelle giornate climatiche particolarmente avverse, o quando se ne avrà voglia, nella yurta.
La yurta è un modello architettonico pratico ed ecologico; di forma circolare, è sostenuto da una leggera ma resistente struttura di legni intrecciati e protetto da una copertura di feltro di lana. Rispetto a un edificio tradizionale ha la qualità di non allontanare e isolare dall’esterno: al contrario, permette l’ascolto e la relazione con ciò che la circonda. Stare in una yurta attiva un’immersione e un allenamento sensoriale speciale e sottile, in un continuum tra dentro e fuori. Per queste sue caratteristiche l’abbiamo scelta come luogo educativo interno “sensibile” del nostro progetto di educazione ambientale.
Facilitare lo sviluppo sano e armonico del bambino è un compito difficile. Le educatrici di Nati LIBERI sono tutte persone di comprovata competenza e umanità, che potranno esprimere al meglio le loro qualità poiché nel progetto verrà rispettato un rapporto numerico di un’educatrice ogni 7 bambini (e non 1 a 25 come spesso avviene nei contesti educativi classici).
Il nostro sarà un vero progetto di vita educante che, come un albero appena piantato, dovrà nel tempo crescere e portare frutto. La missione è concorrere alla costruzione in tutti i partecipanti di un profondo senso di appartenenza alla natura, e alla vita.
”Se ti metti di fronte ad un albero e lo guardi incessantemente per vedere se cresce e di quanto sia cresciuto, non vedrai nulla, Ma curalo in ogni momento e tienilo pulito ed esso, a tempo debito, comincerà a crescere. Lo stesso vale anche per l’uomo”
Buber, Racconti chassidici
Io ho tolto i miei figli da scuola e faccio Educazione Parentale proprio xké non credo in un’educazione chiusa nel contesto scolastico. Vorrei informazioni sul vostro gruppo di Cerveteri x la bambina di 5 anni. Grazie